Un taxi, due disperati e zero vie d’uscita: perché devi recuperare questo film
Milano – Fermatevi un attimo. Lo so, “About Luis” (Es geht um Luis) è uscito nel 2024. Siamo quasi nel 2026 e ormai la roba vecchia di un anno sembra preistoria. Balle. Questo film non ha scadenza. Anzi, a rivederlo oggi fa ancora più rabbia. Non è il solito blockbuster pompato che dimentichi dopo due giorni. È una piccola perla tedesca che, se te la sei persa, devi recuperare subito.
La regista Lucia Chiarla ha fatto una scommessa folle: girare un film intero dentro un taxi. Niente effetti speciali, niente set costosi. Solo due attori e un’auto che puzza di stress e sigarette.
La Trama (Senza Spoiler, promesso) Jens (Max Riemelt, quello di Sense8) guida un taxi di notte. Sua moglie Constanze fa l’architetto precario di giorno. Si danno il cambio al volante come in una staffetta infernale. In mezzo c’è Luis, il figlio che non vediamo mai, bullizzato a scuola per uno zainetto viola. E mentre loro corrono per pagare le bollette, la famiglia va a pezzi.
La Verità Cruda: Perché funziona (e perché ti farà incazzare) Parliamoci chiaro: è un film claustrofobico. Ti manca l’aria. Ma è voluto. La “crisi del lavoro” qui non è un comizio politico, è la realtà di chi non ha nemmeno il tempo di guardarsi in faccia. Max Riemelt è mostruoso. Ha quella faccia stanca di chi non dorme da tre anni che ti fa venire voglia di offrirgli un caffè.
È un film lento? A tratti sì. Non aspettarti inseguimenti alla Fast & Furious. Qui l’inseguimento è contro il tempo e contro la dignità che scivola via. La sceneggiatura è fatta di telefonate interrotte, urla soffocate e silenzi pesanti. È la vita vera, quella brutta, quella che ti fa chiedere: “Ma ne vale la pena?”
Se cerchi l’intrattenimento leggero, gira al largo. Se vuoi cinema vero, di quello che ti resta addosso come l’odore di benzina, allora “About Luis” è il recupero obbligatorio di fine anno.
PRO & CONTRO (La sintesi brutale)
✅ PERCHÉ VEDERLO (I PRO):
Attori veri: Riemelt e la Rudziewicz non recitano, vivono il disastro.
Idea geniale: usare l’auto come gabbia e non come mezzo di libertà.
Attualità: Parla di precariato e bullismo meglio di mille telegiornali.
❌ COSA TI FARÀ STORCERE IL NASO (I CONTRO):
Monotonia: Stare 90 minuti in un taxi può stancare. Se soffri la noia visiva, è dura.
Il finale: Non ti dico nulla, ma ti lascio con l’amaro in bocca. Niente lieto fine americano qui.
Il Verdetto: “About Luis” è un film piccolo, cattivo e necessario. Un anno dopo, è ancora una delle cose più oneste uscite dalla Germania. Guardalo, poi chiama qualcuno a cui vuoi bene.






