È morto Peppe Vessicchio, lutto nella musica italiana
È morto Peppe Vessicchio, il maestro che con la sua bacchetta ha accompagnato generazioni di artisti e ha fatto sognare il pubblico del Festival di Sanremo.
Il celebre direttore d’orchestra, compositore e arrangiatore napoletano, si è spento oggi – 8 novembre 2025 – all’età di 69 anni, all’ospedale San Camillo di Roma, dopo una polmonite interstiziale precipitata rapidamente.
La notizia ha colpito il mondo della musica e della televisione.
La famiglia ha chiesto il massimo rispetto della privacy e ha fatto sapere che i funerali si terranno in forma strettamente privata.
Un simbolo della musica italiana
Direttore, arrangiatore e insegnante amatissimo, Peppe Vessicchio era molto più di un musicista.
Da oltre trent’anni rappresentava l’eleganza e la sensibilità del Festival di Sanremo, diventandone un volto iconico.
Ha vinto la kermesse quattro volte:
nel 2000 con gli Avion Travel (“Sentimento”),
nel 2003 con Alexia (“Per dire di no”),
nel 2010 con Valerio Scanu,
nel 2011 con Roberto Vecchioni (“Chiamami ancora amore”).
Un maestro che credeva nell’armonia
Nato a Napoli nel 1956, aveva collaborato con Gino Paoli, Edoardo Bennato, Peppino di Capri, Andrea Bocelli e Ornella Vanoni.
Il suo approccio alla musica era umano prima che tecnico: “Ogni persona è come una corda: vibra solo quando incontra la propria passione”, diceva spesso.
Amava parlare di “armonia naturale”, quella che unisce suoni, silenzi e persone.
Nel 2024 aveva visto eseguita alla Scala di Milano la sua composizione “Tarantina”, un sogno realizzato dopo anni di lavoro e umiltà.
Un’eredità che resta nel tempo
Oltre alla televisione e ai palcoscenici, Peppe Vessicchio era rimasto vicino ai giovani musicisti, insegnando ad “Amici di Maria De Filippi” e in numerosi conservatori.
Stava preparando il tour teatrale “Ecco che incontro l’anima”, insieme a Ron, previsto per il prossimo anno.
“Era casa, era Italia”, ha scritto la premier Giorgia Meloni, un pensiero condiviso da colleghi, artisti e fan che lo consideravano parte della famiglia.
Con la morte di Peppe Vessicchio, se ne va una delle anime più gentili e luminose della musica italiana.
Ma la sua armonia — fatta di rispetto, ascolto e silenzio — continuerà a risuonare nelle note di chi ha imparato a conoscerlo.





