Crolli alla Torre dei Conti a Roma, tragedia sfiorata in centro storico
Paura nel cuore di Roma per i crolli alla Torre dei Conti, uno dei monumenti medievali più iconici della Capitale. Due cedimenti, a distanza di poco più di un’ora, hanno distrutto una parte della storica struttura in ristrutturazione, situata in largo Corrado Ricci, ai Fori Imperiali.
Il primo crollo ha colto di sorpresa alcuni operai impegnati nei lavori di restauro. Secondo le prime ricostruzioni, undici lavoratori di due diverse ditte si trovavano all’interno del cantiere quando si è udito un forte boato seguito da una nube di polvere e calcinacci.
Quattro persone sono rimaste travolte. Il sessantaquattrenne Gaetano La Manna è stato estratto vivo e trasportato in ospedale per un trauma cranico, mentre due colleghi hanno riportato ferite lievi. Rimane invece in condizioni critiche il 66enne Octay Stroici, cittadino romeno rimasto intrappolato sotto le macerie.
Secondo crollo durante i soccorsi: feriti anche i vigili del fuoco
Mentre i soccorritori tentavano di raggiungere l’operaio intrappolato, si è verificato un nuovo crollo alla Torre dei Conti a Roma. Parte del vano scala e del solaio si sono staccati, colpendo una squadra di vigili del fuoco. Fortunatamente, nessuno di loro è in pericolo di vita, ma le operazioni sono state momentaneamente sospese per ragioni di sicurezza.
Il prefetto Lamberto Giannini ha confermato che “l’uomo è ancora in vita” e che “ogni sforzo è in corso per salvarlo”. Sul posto sono intervenuti anche il ministro della Cultura Alessandro Giuli e il sindaco di Roma Roberto Gualtieri, mentre la moglie dell’operaio, accompagnata dall’ambasciatrice romena, segue con ansia gli sviluppi.
Indagini e polemiche sul restauro finanziato dal PNRR
La Procura di Roma ha aperto un’inchiesta per disastro colposo e lesioni. I carabinieri stanno ascoltando testimoni, tecnici e responsabili del cantiere per chiarire le cause del disastro.
La Sovrintendenza capitolina ha comunicato che la Torre, chiusa dal 2007, era oggetto di un progetto di recupero finanziato con fondi del PNRR “Caput Mundi”. Prima dell’avvio dei lavori erano state effettuate verifiche strutturali che avevano “attestato le condizioni di sicurezza necessarie”.
La vicenda ha avuto eco anche all’estero: la portavoce del ministero degli Esteri russo Maria Zakharova ha commentato il fatto con toni polemici, sostenendo che “l’Italia crollerà tutta finché continuerà a spendere soldi per l’Ucraina”. La Farnesina ha reagito con fermezza, definendo le parole “squallide e inaccettabili” e convocando l’ambasciatore russo Alexey Paramonov per un richiamo ufficiale.
Conclusioni
I crolli alla Torre dei Conti a Roma riaprono il dibattito sulla sicurezza dei cantieri nei siti storici e sulla gestione dei fondi pubblici per il patrimonio culturale. Le ricerche dell’operaio continuano senza sosta, con i soccorritori che scavano anche a mani nude per liberarlo in una drammatica corsa contro il tempo.






