MALAGA – Ci siamo quasi. Manca un soffio, un niente. L’aria che si respira in finale è elettrica, roba da far tremare le gambe, ma non quelle di “The Hammer”. Il primo mattone è stato posato, ed è pesantissimo. In questa finale di Coppa Davis contro la Spagna, Matteo Berrettini batte Carreno Busta con un netto 2-0 e porta gli Azzurri in paradiso, o meglio, sull’1-0.
Adesso manca solo l’ultimo sforzo. Se Flavio Cobolli fa il miracolo contro Munar, l’Italia si porta a casa la terza insalatiera consecutiva. Pazzesco.
Un dominio durato un’ora e diciassette minuti
Non c’è stata storia, o quasi. Matteo è sceso in campo con la faccia cattiva, quella giusta. Un’ora e un quarto di tennis solido, potente, senza fronzoli. Il punteggio parla chiaro: 6-3, 6-4. Carreno Busta? Ci ha provato, poveretto. L’iberico ha tenuto botta all’inizio, faticando meno nei turni di servizio, ma quando Berrettini accende il motore, c’è poco da fare.
La svolta del primo set arriva sul 4-3. Matteo sente l’odore del sangue, piazza il break chirurgico e chiude 6-3. Ciao e grazie.
La tensione e la zampata finale
Il secondo set è stato una guerra di nervi. Carreno Busta ha provato a restare aggrappato alla partita con le unghie, salvando il servizio in avvio e tenendo il match in equilibrio fino al 4-4. Sembrava potesse girare, ma Matteo non ha tremato. Proprio sul più bello, Berrettini ha infilato il secondo break dell’incontro, archiviando la pratica col 6-4 finale. Un cecchino.
“Piedi per terra”: la carica del leader
A fine partita, Matteo non ha perso la testa. Ai microfoni di SuperTennis è stato un signore, come sempre:
“Sono super felice ed emozionato, ma dobbiamo restare con i piedi per terra. Ora c’è Flavio. Ho usato l’energia del pubblico per scavalcare i momenti complicati. Sono rimasto composto e questa è stata la chiave.”
Ora tocca a Cobolli. La pressione è alle stelle, ma la strada è spianata. Matteo Berrettini batte Carreno Busta e ci regala il match point per la leggenda. Una doccia veloce e poi tutti a fare il tifo. Forza ragazzi, andiamoci a prendere questa coppa.







