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Notizie Essenziali 22 Aprile 2025 – Papa, Terra e Verità Nascoste

Notizie Essenziali 22 Aprile 2025

Oggi, 22 aprile 2025, il mondo ha vissuto una giornata carica di eventi importanti. Le notizie sono tante, ma non tutte meritano davvero attenzione. Abbiamo scelto di concentrarci sulle 5 notizie più significative e discusse, quelle che stanno facendo il giro del mondo e che toccano da vicino la nostra vita e il nostro futuro. Qui sotto trovi i fatti, ma anche il mio pensiero personale, perché non voglio solo riportare, voglio far riflettere.


Papa Francesco: oggi la congregazione dei cardinali per il conclave

I cardinali si riuniscono oggi in Vaticano per avviare il cammino verso l’elezione del successore di Papa Francesco, scomparso ieri all’età di 88 anni. Il mondo cattolico si stringe nel cordoglio, mentre la Chiesa riflette sull’eredità lasciata da un pontificato che ha segnato profondamente il nostro tempo.

La mia opinione: Papa Francesco non è stato solo un Papa. Non è stato un uomo di politica, ma la voce autentica di chi soffre. Ha difeso le vittime della guerra Russia-Ucraina, ha denunciato il massacro di Israele in Palestina, e le violenze subite dal popolo in Libano. Ha sempre avuto il coraggio di dire che le guerre sono alimentate dai fabbricanti di armi, e che ogni conflitto è un crimine contro l’umanità. È stato vicino agli immigrati, chiamando il Mediterraneo “il più grande cimitero a cielo aperto”. Per lui ogni vita contava, e in un mondo pieno di silenzi complici, la sua voce è stata un grido di verità.


Giornata Mondiale della Terra 2025: focus su energia rinnovabile e azioni concrete

Oggi, in occasione della 55ª Giornata Mondiale della Terra, il mondo si ferma a riflettere sul futuro del pianeta. Ogni anno il tema di questa giornata cambia, seguendo le urgenze globali. Quest’anno il messaggio è chiaro: spingere verso un’energia 100% rinnovabile.

Secondo l’organizzazione Earth Day, il 2025 è l’anno decisivo per dire addio ai combustibili fossili. Ecco perché:

  • Il costo di produzione dei pannelli solari è crollato del 93% tra il 2010 e il 2020, rendendoli una scelta accessibile per milioni di persone.
  • Ridurre l’uso di petrolio e gas vuol dire meno inquinamento e quindi meno malattie gravi legate all’aria che respiriamo.
  • Investire nelle rinnovabili crea ricchezza: si stima che possano nascere fino a 14 milioni di nuovi posti di lavoro in tutto il mondo.
  • Già circa 50 Paesi producono oltre la metà della loro energia elettrica da fonti pulite.

La mia opinione: Ogni anno si parla di ambiente, ma poi cosa cambia davvero? Siamo bombardati da belle parole, ma le azioni sono lente e spesso insufficienti. Io credo che la Giornata della Terra non debba essere solo una festa, ma un richiamo forte a chi ha il potere di fare davvero la differenza.

Tutti ci dicono che le auto elettriche sono il futuro, ma io non sono convinto che siano davvero “green”. Dove finiscono le vecchie batterie al litio? Quanto costa in termini ambientali estrarle e smaltirle? E l’energia che usiamo per ricaricarle, è davvero pulita? Anche le gomme delle auto vengono dal petrolio. La verità è che le soluzioni facili non esistono. Servono scelte profonde e coraggiose, non solo marketing verde.


Putin apre ai colloqui bilaterali con Kiev: spiragli per una tregua in Ucraina

Il presidente russo Vladimir Putin si è detto disponibile oggi a iniziare colloqui bilaterali con l’Ucraina, proponendo un dialogo diretto senza intermediari esterni. La notizia arriva dopo mesi di conflitto che ha devastato intere regioni e causato migliaia di vittime. Mentre si parla di una possibile tregua, resta forte il peso degli interessi internazionali che hanno alimentato la guerra.

La mia opinione: Per me il vero problema non è solo Putin. Questa guerra non è nata per caso, è stata creata e voluta da chi ha interesse a vendere armi e a controllare le risorse: gli Stati Uniti e i loro alleati occidentali. Hanno spinto l’Ucraina a uno scontro che il popolo non voleva, e oggi chi paga il prezzo sono sia gli ucraini che i russi. Sono due popoli fratelli, usati come pedine in un gioco di potere. Non credo alle versioni facili dei media, credo che dietro ogni guerra ci siano mani invisibili che decidono tutto. La pace arriverà solo quando chi guadagna dalla guerra sarà fermato.


Zelensky rilancia la tregua e chiede “una risposta chiara” da Mosca

Dopo l’annuncio di Putin sull’apertura a colloqui bilaterali, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha dichiarato di essere pronto a valutare una tregua, chiedendo però garanzie concrete: la fine immediata degli attacchi contro i civili e il rispetto dei confini. Zelensky ha anche riunito i leader occidentali per decidere come rispondere alle proposte di Mosca.

La mia opinione: Zelensky oggi si trova in una posizione impossibile. Sta tra il martello dell’Europa, che vuole che la guerra contro la Russia continui per i propri interessi politici e militari, e l’incudine degli Stati Uniti, dove Trump e altri vedono l’Ucraina solo come una terra da sfruttare, ricca di minerali e risorse che vogliono controllare. Vogliono tenere l’Ucraina sempre in debito, sempre sotto pressione, mai libera davvero. In questa guerra l’unico vincitore è sempre l’America, che guadagna dalle armi, dalle risorse e dal caos. Chi perde? I popoli: ucraini, russi e tutti quelli che speravano in un futuro di pace.


Israele, bufera su Smotrich: “I prigionieri non sono la priorità del governo”

Il ministro delle Finanze israeliano Bezalel Smotrich ha dichiarato lunedì che la liberazione degli ostaggi detenuti a Gaza “non è tra gli obiettivi più importanti” del governo. Questa affermazione ha scatenato una dura reazione da parte delle famiglie degli ostaggi e di diversi politici israeliani, compresi membri della stessa coalizione di governo. La polemica infiamma ulteriormente il dibattito interno in Israele, già teso per la gestione della guerra a Gaza.

La mia opinione: Quando un ministro israeliano dice che i prigionieri israeliani non sono una priorità, io mi chiedo: come può giustificare allora il massacro di oltre 15.000 bambini palestinesi in meno di due anni? Come può il mondo restare in silenzio di fronte ai crimini commessi in Palestina, Libano e Siria, dove intere famiglie vengono sterminate e popoli interi cacciati dalle loro case dal 1948 fino ad oggi?

Perché l’Occidente si commuove solo per le vittime dagli occhi blu in Ucraina, ma chiude gli occhi davanti ai milioni di esseri umani uccisi e umiliati ogni giorno da Israele? Cosa significa davvero “umanità”? Vale solo per qualcuno? La vita di un bambino palestinese vale meno di quella di un altro? Io non credo nell’umanità che fa differenze, che sceglie chi merita compassione e chi no. O siamo tutti uguali, o non siamo niente.

Written by Bourbiza Mohamed

Bourbiza Mohamed è giornalista per Euro News Agency e fondatore del sito Notizie Essenziali.
Segue da anni la politica italiana, la cronaca nazionale e i diritti umani con un approccio critico, umano e indipendente.
I suoi articoli mirano a restituire al lettore una visione chiara dei fatti, al di là della propaganda e del rumore mediatico.

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